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Numero di sfollati interni a causa di conflitti e violenze a fine del 2022

Redazione

Il dato degli sfollati interni si riferisce al numero di spostamenti forzati di persone di persone all’interno dei confini del proprio Paese registrati nel corso dell’anno. Oggi si distingue tra sfollati interni a causa di conflitti e violenze rispetto agli sfollati interni a causa di calamità naturali. I dati più accreditati a livello internazionale sono pubblicati dall’Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC), un’organizzazione internazionale non governativa fondata nel 1998 dal Consiglio norvegese per i rifugiati a Ginevra.

Conflitti e violenze hanno costretto 62,5 milioni di persone a diventare sfollati interni in 65 Paesi e territori alla fine del 2022. Ciò significa un aumento del 17% del numero di sfollati interni a causa di conflitti e violenza dal 2021. E, in valori assoluti, è un numero senza precedenti, il doppio di 10 anni fa.

Ucraina, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Myanmar e Somalia sono i Paesi che registrano i numeri assoluti più alti nel 2022.

Il 60% degli sfollamenti causati da conflitti globali sono stati registrati in Ucraina, dove le persone sono fuggite ripetutamente da linee del fronte che si spostano rapidamente.

4 milioni di sfollamenti da conflitto sono avvenuti nella Repubblica Democratica del Congo, 1,5 volte di più rispetto al 2021. Si sono registrati 106,000 sfollati interni ad Haiti, un aumento di cinque volte rispetto al 2021 e la cifra più alta mai registrata per il Paese.

Disaggregando per tipologia di violenza, 17 milioni di sfollati interni sono stati causati da conflitti armati internazionali (principalmente, in Ucraina), quasi 9 milioni da conflitti armati internazionali, quasi 1 milione da violenza nelle comunità a livello locale, circa 350.000 da violenza legata ad attività criminali, 70.000 da conflitti tra apparati statali e civili e il resto da altre forme di violenza.

In sostanza, 6 sfollati su 10 sono stati causati da conflitti armati internazionali, mentre si è registrato un aumento del 75% del numero di sfollati provocati da conflitti armati non internazionali negli ultimi tre anni, soprattutto a causa dell’escalation di violenza nella Repubblica Democratica del Congo, Etiopia e Somalia.

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