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Investimenti totali in percentuale del PIL nelle regioni del mondo 1990-2022

Redazione

Investimenti totali in percentuale del PIL nelle regioni del mondo, 1990-2022 (Fonte: IMF, 2023)

Nel database del Fondo monetario internazionale (FMI), i dati per ogni regione corrispondono a medie ponderate. Gli investimenti sono definiti come formazione lorda di capitale, cioè l’investimento lordo di un Paese nella creazione di beni capitali, come ad esempio edifici, impianti e macchinari, per sostituire o incrementare quelli esistenti, oltre alle variazioni delle scorte. Da questo investimento sono escluse le spese di manutenzione e riparazione dei beni capitali già esistenti nel Paese, ma vi sono inclusi i costi di ammortamento. L’investimento è espresso come rapporto tra l’investimento totale in valuta locale corrente e il PIL in valuta locale.

In teoria, sono necessari maggiori e migliori investimenti per espandere il potenziale di crescita e creare posti di lavoro più formali e per sfruttare il potenziale delle profonde trasformazioni globali, in particolare la transizione verde e quella digitale.

Naturalmente, la fotografia cambia guardando ai valori assoluti degli investimenti, perché ad esempio le economie ad alto reddito (come i Paesi dell’UE, il Nord America, il Giappone e l’Australia) hanno un PIL molto alto e gli investimenti sono molto alti, anche se espressi in percentuale del PIL non sono i più alti.

Il rapporto tra investimenti e PIL è un buon indicatore economico degli investimenti totali perché mostra la quota di risorse che un Paese dedica al miglioramento della sua capacità produttiva. Il valore assoluto degli investimenti, invece, non tiene conto delle dimensioni dell’economia e può essere influenzato da fattori esterni, come il tasso di cambio, l’inflazione o il livello dei prezzi.

Un rapporto tra investimenti e PIL elevato significa che un paese sta investendo molto nel suo sviluppo e nella sua competitività, mentre un rapporto basso indica una scarsa propensione all’innovazione e al rinnovamento. Questo indicatore può essere usato per confrontare sia il livello di investimento tra le regioni del mondo che tra periodi storici diversi.

Africa sub-sahariana e America Latina e Caraibi sono le due regioni che mostrano stabilmente una percentuale di bassi livelli di investimento, che possono essere in parte spiegati dai bassi livelli di risparmio nazionale della regione. L’America Latina e Caraibi, per esempio, ha sempre presentato bassi livelli di risparmio interno lordo, pari in media a circa il 20% del PIL dal 2000. Si tratta di un valore notevolmente inferiore al 35% del PIL risparmiato dalle economie dell’Asia orientale e del Pacifico.

Naturalmente, all’interno di ogni regione ci sono differenze tra Paesi, anche molto ampie.