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Brasile: Politiche Sociali e Disuguaglianze

Redazione

Evoluzione della percentuale della popolazione in povertà (sotto la soglia di povertà dei Paesi a reddito medio-alto) e del livello di disuguaglianza (indice di Gini)

Fonte: Banca Mondiale, basata su Instituto Brasileiro de Geografia e Estatistica: Pesquisa Nacional por Amostra de Domicílios

Negli ultimi decenni le politiche sociali hanno svolto un ruolo fondamentale nella riduzione della povertà e delle disuguaglianze in Brasile. Il Paese dispone di un’articolata gamma di strumenti di protezione sociale. Il noto programma anti-povertà Bolsa Família è il fiore all’occhiello del Brasile, copre più di 21 milioni di famiglie e si è rivelato un’ottima soluzione, attraverso trasferimenti in contanti subordinati alla frequenza scolastica dei bambini e ai controlli sanitari di base, ponendo anche le basi per l’uscita dalla povertà delle famiglie nel corso del tempo. Il governo ha aumentato in modo permanente il valore minimo del trasferimento in contanti di Bolsa Família, passato all’inizio del 2023, da 400 a 600 Real brasiliani (da 74.5 a 111,75 euro). Il beneficio minimo, che era già stato temporaneamente aumentato durante la pandemia per far fronte alle massicce perdite di reddito, ora rappresenta circa il 45% del salario minimo. Si stima che questa misura abbia un impatto fiscale gestibile dello 0,5% del PIL nel 2023, portando il costo totale del programma a circa l’1% del PIL. I trasferimenti di denaro rafforzati mirano a contribuire ad affrontare i nuovi picchi di povertà e disuguaglianza: lo strumento è risultato efficaci nell’alleviare alleviare la povertà durante il primo anno della pandemia poi, quando gran parte dei benefici aggiuntivi sono stati ritirati nel 2021, la povertà ha raggiunto un massimo di 10 anni in quell’anno.

In Brasile, la disuguaglianza di reddito ha seguito un andamento simile a quello della povertà fino al 2021, quando è stata calcolata sulla base dei dati delle famiglie. Tuttavia, combinando questi dati con quelli fiscali, che consentono una migliore copertura delle famiglie ad alto reddito, si evince che la disuguaglianza di reddito non solo è molto più elevata, con un coefficiente di Gini superiore a 70 (tra i più alti al mondo), ma non sembra nemmeno essere diminuita durante la pandemia.

Distribuzione del reddito per percentili in relazione a soglie di povertà, salario minimo e sussidi della Bolsa Familia

Fonte: Instituto Brasileiro de Geografia e Estatistica: Pesquisa Nacional por Amostra de Domicílios e Banco Central do Brasil, in Real brasiliani

Circa il 40% dei brasiliani attivi lavora ancora nel settore informale, meno che in molti altri Paesi dell’America Latina, ma una percentuale superiore a quella prevalente nei Paesi del Nord.

I lavoratori informali non sono attualmente coperti da alcun programma di indennità di disoccupazione, anche se probabilmente sono quelli che hanno più bisogno di protezione. Per i lavoratori informali, Bolsa Família è attualmente l’unico programma in grado di tutelarli da perdite di reddito inattese dovute a licenziamenti, ma ciò richiederebbe di rendere l’erogazione dei sussidi immediatamente reattiva ai cambiamenti della situazione personale dei beneficiari, accelerando l’elaborazione delle richieste di sussidio. Attualmente, invece, queste possono richiedere mesi o più, mentre i lavoratori licenziati hanno bisogno di un sostegno immediato al reddito.

Nel medio termine, Bolsa Família potrebbe diventare la base di una rete di sicurezza sociale universale, finanziata dalle tasse, che pagherebbe i benefici a tutti coloro che hanno un reddito inferiore alla soglia di povertà, compresi i lavoratori formali che hanno perso il lavoro.

Altri programmi per i lavoratori del settore formale sono Abono Salarial e Salário Família. Abono Salarial è un sussidio salariale concesso a tutti i lavoratori formali che guadagnano da uno a due salari minimi al mese. Il Salário Família, invece, è un sussidio salariale per i lavoratori formali con figli di età inferiore ai 14 anni e che guadagnano fino a 1,35 salari minimi. Dato che almeno il 60% dei brasiliani ha un reddito pro-capite inferiore al salario minimo, le fasce di reddito dei beneficiari di questi programmi sono considerevolmente al di sopra del reddito mediano, considerando che la soglia di povertà è fissata a 6,85 dollari pro capite al giorno (Parità potere d’acquisto 2017) e quella di povertà assoluta a 2,15 dollari pro capite al giorno (Parità potere d’acquisto 2017).

 

 

Foto Credits: Wilfredo Rafael Rodriguez Hernandez, CC0, via Wikimedia Commons