Mondo Infografiche

Crescita annua del PIL reale 2022

Redazione

La crescita annua del PIL reale (%) è una misura della variazione percentuale del valore dei beni e servizi prodotti da un’economia in un anno, al netto dell’inflazione. Questa misura è utile per confrontare il livello e il ritmo di sviluppo economico di diversi Paesi nel tempo. Il Fondo monetario internazionale calcola la crescita annua del PIL reale per i suoi Paesi membri, utilizzando i dati ufficiali forniti dalle autorità nazionali e le sue stime e proiezioni. Il Fondo ha pubblicato, ad aprile del 2023, i dati nel suo “World Economic Outlook”.

Per calcolare la crescita annua del PIL reale, il Fondo utilizza il PIL a prezzi costanti, che è il valore dei beni e servizi prodotti in un anno a prezzi fissi di un anno base scelto come riferimento. Il PIL a prezzi costanti elimina l’effetto dell’inflazione o della deflazione sui prezzi, permettendo di misurare la crescita economica reale. Il PIL a prezzi costanti si ottiene dividendo il PIL nominale, che è il valore dei beni e servizi prodotti in un anno a prezzi correnti, per un indice chiamato deflatore del PIL, che misura la variazione media dei prezzi nell’economia. La formula per calcolare la crescita annua del PIL reale (%) è la seguente:

[(PIL a prezzi costanti del 2022 – PIL a prezzi costanti del 2021) / PIL a prezzi costanti del 2021] x 100

Il rapporto di aprile 2023 “World Economic Outlook 2023” evidenzia come l’attività economica globale stia subendo un rallentamento su larga scala e più marcato del previsto, con un’inflazione superiore a quella registrata da diversi decenni. La crisi del costo della vita, l’inasprimento delle condizioni finanziarie nella maggior parte delle regioni, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e gli effetti della pandemia da COVID-19 hanno pesato nel 2022, con una crescita globale rallentata dal 6,0% nel 2021 al 3,4% nel 2022 e, si prevede, al 3,0% nel 2023. Si tratta del profilo di crescita più debole dal 2001, ad eccezione della crisi finanziaria globale e della fase acuta della pandemia da COVID-19.

Le differenze tra Paesi in termini di caratteristiche strutturali, politiche economiche, condizioni esterne e sfide specifiche rendono eterogenee le situazioni nel Sud globale. Tuttavia, si possono individuare alcuni elementi comuni che possono influire sulla crescita economica del Sud globale, sia in senso positivo che negativo.

Tra gli elementi positivi, si possono citare la rapida diffusione delle tecnologie digitali, che ha favorito l’innovazione, la produttività, l’inclusione e la diversificazione delle economie. La crescente integrazione commerciale e finanziaria con il resto del mondo ha ampliato i mercati e le opportunità di investimento. La crescita demografia ha determinato una crescita della forza lavoro e del potenziale di consumo per molti Paesi. La riduzione della povertà ha migliorato il benessere e la coesione sociale di molte popolazioni.

Tra gli elementi negativi, sicuramente la vulnerabilità agli shock esterni, come le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, le crisi finanziarie globali, i cambiamenti climatici e le pandemie pesano molto sui Paesi in via di sviluppo. Inoltre, la debolezza delle istituzioni e della governance ha limitato la capacità di gestire efficacemente le risorse pubbliche, di contrastare la corruzione e di garantire lo stato di diritto e la sicurezza. La scarsità di infrastrutture fisiche e sociali ha ostacolato lo sviluppo umano e la competitività delle economie. La fragilità politica e sociale e modelli di sviluppo economico focalizzati sulle risorse naturali hanno in diversi casi generato, con il ruolo decisivo di attori internazionali, conflitti, violenze e instabilità.

L’andamento della crescita annua del PIL reale è, dunque, un indicatore utile sullo stato di salute dell’economia di un Paese, ma insufficiente in sé a dar conto della realtà economica e delle differenze distributive all’interno dello stesso Paese.

Nel Sud globale la situazione nel 2022 è stata molto disomogenea, con Paesi che hanno registrato tassi negativi di crescita economica annua, come Macao (-26,8%), Libia (-12,8), Sri Lanka (-8,7%), Samoa (-6%), Sudan (-2,5%), Tonga (-2%), Haiti (-1,7%), Brunei (-1,5%), e Micronesia (-0,6%).

All’opposto, ci sono stati Paesi con tassi positivi di crescita economica annua nel 2022 a doppia cifra: Guyana (62,3%), Figi (14,5%), Armenia (12,6%), Belize (11,4%), Niger (11,1%), Capo Verde (10,5%) e Panama (10%).

 

 

Usa lo zoom e naviga con il cursore sulla mappa per visualizzare i dati. Puoi cliccare su Zoom Home per tornare alla vista iniziale.