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Evoluzione storica della popolazione mondiale che vive in povertà economica estrema (1800-2015)

Redazione

La popolazione mondiale è cresciuta ininterrottamente negli ultimi decenni.

Contemporaneamente, la povertà economica estrema, misurata come percentuale di popolazione che vive con meno di 1,9 dollari al giorno, è diminuita molto.

Poiché la popolazione è cresciuta molto, pur in presenza di una riduzione elevata della percentuale di poveri, il problema della povertà continua a essere grave e diffuso, perché in termini assoluti significa che centinaia di milioni di persone oggi vivono in povertà estrema.

Utilizzando la base dati della Banca Mondiale e il software Trendalài-szer per creare animazioni dei dati, si possono combinare i dati dei singoli paesi dei diversi continenti, rappresentando sull’asse orizzontale il livello di reddito pro capite al giorno, fissando la linea di povertà estrema in corrispondenza di 1,9 dollari al giorno.

Tutti quelli che vivono in povertà estrema sono quelli alla sinistra della linea verticale tratteggiata.

La numerosità della popolazione è indicata dal totale sotto la curva di distribuzione del reddito (con la maggioranza della popolazione che si concentra in corrispondenza del livello di reddito indicato dal punto più alto della curva): con l’aumentare della popolazione il dato cumulato sale.

Dal 1800 a oggi, con il passare degli anni, la popolazione è cresciuta molto, soprattutto nei paesi asiatici.

Inizialmente, la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, pari all’85,9% di poco meno di 1 miliardo di abitanti totali, era alla sinistra della linea di povertà estrema.

Con gli anni cresce la popolazione e aumenta il reddito: nel 2015, l’11,6% degli oltre 7 miliardi di abitanti risulta povero (la quota di popolazione sulla coda sinistra della curva di distribuzione del reddito).

Oggi la minoranza della popolazione è povera, quasi tutti in Asia e Africa, ma è una minoranza numerosa.

Oggi, in alcuni paesi africani, come la Repubblica Democratica del Congo, quasi la totalità della popolazione è povera; in una situazione opposta si trovano i paesi dell’Europa, come l’Italia, in cui quasi nessuno è povero in base a questa soglia internazionale di povertà economica estrema.