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In libreria – Poverty Reduction in the Course of African Development

Un volume di Muna Ndulo* e Machiko Nissanke**

Redazione

Muna Ndulo e Machiko Nissanke sono i curatori di un volume pubblicato dalla Oxford University Press che raccoglie undici contributi di autori che si rifanno all’insegnamento di un prestigioso economista dello sviluppo olandese, Erik Thorbecke, oggi quasi novantenne e che ha insegnato molti anni all’Università Cornell. La grande influenza esercitata da Thorbecke nell’economia dello sviluppo si può condensare in quattro aree principali: la misurazione della povertà, i fallimenti dei mercati e i comportamenti a livello microeconomico, la modellistica macroeconomica, il ruolo delle istituzioni per combattere la povertà.
Le quattro aree tematiche legate alla povertà sono state affrontate da Thorbecke principalmente con riferimento all’Africa e alle relazioni tra crescita economica e povertà. Questo volume è direttamente ispirato dall’impostazione di Thorbecke e trae spunto dal particolare contesto in cui si trova oggi l’Africa. Gli anni Duemila, nonostante la brusca frenata dovuta alla crisi economica internazionale nel periodo 2008-2010, hanno registrato in Africa tassi di crescita economica molto più elevati che nel passato. Le grandi ricchezze naturali e una popolazione molto giovane sono una caratteristica che ha sempre contraddistinto l’Africa, ma la congiuntura inedita e favorevole per la crescita economica del continente è rappresentata dal nuovo protagonismo delle economie asiatiche, un tempo dette emergenti, che hanno spinto al rialzo la domanda globale di beni prodotti in Africa, promosso forme di cooperazione tra paesi del Sud del mondo, determinando anche un incremento significativo di investimenti internazionali.
Il grande quesito è capire se l’attuale fase di perdurante dinamica macroeconomica positiva sarà sostenibile nel lungo periodo e, soprattutto, quanto essa si stia traducendo in una riduzione della povertà e in un cambiamento strutturale delle economie tale da ridurre i fattori di maggiore vulnerabilità. Vengono confermati alcuni segnali più volte evidenziati in letteratura, come l’aumento della produttività del lavoro e l’espansione del settore manifatturiero in Africa, seppure a livelli non comparabili con quelli registrati in Asia.
Tuttavia, il livello di diversificazione delle economie resta molto limitato, prevale la dipendenza tradizionale da risorse naturali sottoposte a ritmi crescenti di sfruttamento e il modello economico non assicura livelli occupazionali sufficienti a far fronte alla crescente offerta di nuova forza lavoro sul mercato. L’economia informale continua ad essere una tra le principali fonti di reddito per la maggioranza della popolazione, mentre la povertà economica non è diminuita significativamente. Diversamente da quanto accaduto in Asia orientale, in Africa la percentuale di poveri sul totale della popolazione è diminuita marginalmente tra il 1981 e il 2015 e, in termini assoluti, il numero dei poveri tra il 2000 e il 2012 è addirittura aumentato.
Ci son molte luci e ombre in Africa: allargando lo sguardo alle molteplici dimensioni della povertà, includendo per esempio salute e istruzione, i progressi negli anni non sono mancati, ma la situazione di partenza era particolarmente negativa, per cui il risultato finale non può dirsi un successo.
Il volume sposa la prospettiva di Thorbecke orientata al lungo periodo e affronta anzitutto il tema dell’occupazione in relazione alla povertà, nelle sue molteplici articolazioni (lavoro a condizioni decenti, segmentazione del mercato del lavoro, settore informale, produttività, politiche pubbliche). Segue una seconda parte che si focalizza sul nuovo profilo della povertà odierna, in relazione alla crescita economica, alle componenti monetaria e non della povertà stessa, alla multidimensionalità e al concetto di inclusione. Una terza parte è dedicata a tre casi di studio (Kenya, Senegal e Zambia). Infine, l’ultima parte analizza le politiche, approfondendo il tema dalla prospettiva dei cambiamenti strutturali, il quadro della governance e le riforme istituzionali necessarie.
Tra i diversi paesi di origine degli autori del volume si segnalano Ghana, Kenya, Marocco, Vietnam, Zambia e Zimbabwe.